L’educazione dell’uomo nella sua pienezza, e quindi una vera educazione alla spiritualità, è l’obiettivo principale dei Ricostruttori nella preghiera e per raggiungere questo scopo sono molteplici le iniziative che possono essere divise approssimativamente in sei gruppi:
– conferenze a carattere storico, spirituale, medico-terapeutico…
– corsi di musica, danze, teatro, espressione corporea, danzaterapia…
– attività artistiche come scultura su legno e pietra, mosaico, vetrate cattedrale…
– educazione alla cura del corpo considerato come “Tempio dello Spirito” (1Cor 6,19), tramite alcuni volontari qualificati che tengono corsi di yoga, respirazione, riflessologia plantare, rilassamento, erboristeria…
– educazione alle attività artigianali e alla manualità con corsi di falegnameria, restauro del legno, liuteria, intreccio di cesti, lavorazione del ferro battuto…
– educazione ad un rapporto più profondo con la natura tramite escursioni, riconoscimento delle specie vegetali spontanee commestibili e terapeutiche, riconoscimento delle specie animali locali e loro abitudini, pratica di orticoltura biologica…
Tutte queste attività, toccando attraverso vari aspetti i temi della vita di preghiera, sono preparatorie al corso di meditazione profonda in cui si viene introdotti alla pratica dell’esicasmo.
Per poter attuare in concreto tutte queste attività è stato necessario trovare locali adatti.
Sin dai primi tempi si sono adattate case o cascine diroccate, in disuso, spesso in condizioni disastrose, e sono state ricostruite con le sole forze dei volontari.
Per i Ricostruttori la ristrutturazione di questi luoghi si accompagna alla ricostruzione spirituale: restituire al mondo luoghi abbandonati, offrire agli scettici uno stimolo per leggere i misteri della vita con sguardo nuovo, è anche, per chi si impegna a fare tutto questo, un modo per ricostruire se stesso.