Le case del Movimento, abitate dalla comunità o da volontari laici, sono aperte all’ospitalità di tutti coloro che frequentano il Movimento e che cercano un luogo dove ritirarsi dagli impegni quotidiani di lavoro e dedicare tempo ed energie alla preghiera. Negli anni, anche persone estranee al Movimento e alla ricerca di uno spazio e di un tempo di raccoglimento sono state accolte nelle case del Movimento. Occasionalmente le porte sono state aperte anche a persone con problemi e sofferenze di varia natura. D’altra parte, I Ricostruttori sono sempre stati consapevoli del fatto che certe sofferenze hanno bisogno di un sostegno competente e specifico che essi non sanno e non possono assicurare. Memori dell’insegnamento di Padre Cappelletto, cercano di concentrarsi sulla missione loro affidata dalla Chiesa, senza improvvisare una competenza che va a scapito del bisognoso e ben sapendo che la carità fugge ogni pressapochismo.
Al di fuori dell’impegno dell’ospitalità, le case dei Ricostruttori si aprono all’esterno per ospitare varie attività che introducono alla meditazione e anche semplicemente per offrire alle persone uno spazio di incontro e di festa, in cui partecipare della gioia di stare insieme e godere della realtà del “noi”, lasciando cadere il timore di poter dire con l’altro “noi”.